Il ramo di biancospino era ritenuto dotato di magici poteri per tenere lontani gli influssi nefasti; per questo motivo nel mondo romano si ornavano con rami di biancospino fiorito le porte delle case. La leggenda, ricordata da Ovidio nei Fasti, voleva che il biancospino fosse stato donato da Giano alla ninfa Carna (o Cardea), della quale si era innamorato e che divenne protettrice delle porte delle case. A Roma il biancospino era sacro anche alla dea Flora, mentre in Grecia con i suoi rami fioriti si ornavano gli altari per la celebrazione delle cerimonie nuziali.
