Una delle tante conseguenze delle guerre napoleoniche fu la guerra fra Russia e Svezia, imposta a Tilsit da Bonaparte allo zar Alessandro I, per annientare l’alleanza tra svedesi e britannici.
L’Inghilterra era l’unico alleato di una Svezia che, perduta la Pomerania, era sull’orlo del tracollo, economico e politico, minacciata lungo tutto il confine occidentale da Danimarca e Norvegia. Dopo prolungati preparativi e movimenti di truppe al confine con il regno di Svezia, e senza che fosse dichiarato l’inizio delle ostilità, i Russi violarono i confini con la Finlandia nel febbraio 1808.
La Svezia si preparava all’attacco russo con una strategia che prevedeva il rafforzamento delle difese a sud: nella fortezza di Sveaborg, presso Helsinki, e nell’arcipelago di Åland. La Finska Armé (in Finlandia) e la Västra Armé, (in Svezia) si sarebbero unite a nord del Baltico; poi gli eserciti avrebbero poi scacciato gli invasori con una manovra a tenaglia. L’attacco a sorpresa espose tutto il sud: in marzo i Russi occuparono l’isola di Åland, a sud, minacciando da vicino Stoccolma, il 3 maggio 1808 fu presa la fortezza di Sveaborg: l’esito della guerra era compromesso.
Incalzata dalle truppe russe, la Finska Armé dovette ritirarsi fino al territorio svedese del Västerbotten, a nord-ovest del Baltico. Il re, Gustav IV Adolf, rifiutò di trattare la pace e il 13 marzo 1809 i militari con un colpo di stato lo destituirono. Fra marzo e agosto 1809, caddero in mani russe Kalix, Skellefteå, Umeå e Piteå, nella regione svedese di Västerbotten. L’armistizio fu firmato il 2 settembre 1809, ad esso seguì il trattato di pace, il 17 dello stesso mese: con esso la Svezia consegnava alla Russia tutta la Finlandia, l’isola di Åland a sud e parte del territorio svedese di Västerbotten. Per più di un secolo la Finlandia sarebbe stata integrata nella Russia.

Durante la ritirata, l’esercito finno-svedese si era ammassato in villaggi privi di strutture sanitarie, presidi igienici e provviste adeguate: le epidemie dilagarono fino a Stoccolma, con enormi perdite umane sia fra i militari, sia fra la popolazione civile. Nel dicembre 1810 un comitato di medici indusse Carl XIII a firmare l’atto di costituzione del Karolinska Institutet di Stoccolma, per formare permanentemente medici militari esperti di disastri sanitari conseguenti alle guerre.
Bibliografia: Hårdstedt M. Finska kriget 1808-1809. Prisma, Stockholm. 2006. ISBN 13:978-91-518-4101-4
Rocca J. Hur Karolinska Institutet kom till. Karolinska Institutet University Press.2006. ISBN 978-91-85565-41-2