Il problema del bagnino è un problema di ottimizzazione, ideato dal fisico Richard Feynman, che prelude al principio di Fermat e alla legge di Snell.
Siamo al mare: un bagnino vede un bagnante in difficoltà.

Un uomo è in difficoltà nel punto N; il bagnino si trova in B. Che strada fa il bagnino per raggiungerlo?
Il bagnino corre sulla sabbia più rapidamente di quanto nuoti: quale percorso gli conviene seguire per arrivare dall’uomo il prima possibile?

Il disegno schematizza la situazione:
- B è la posizione del bagnino; N quella del nuotatore;
- la linea blu indica la linea di separazione tra spiaggia e mare, con estremi in P e Q;
- disegniamo un rettangolo con vertici opposti in B ed N, con linee perpendicolari e parallele alla linea blu;
- chiamiamo a la distanza dal bagnino alla linea blu e b quella dalla linea blu al nuotatore;
- chiamiamo d la distanza orizzontale tra B ed N;
- se x è la distanza tra P ed il punto X in cui il bagnino entra in acqua, la distanza tra X e Q vale d – x.
Il bagnino andrà d’istinto ma un calcolo consente di trovare il punto X tale per cui la somma dei tempi da B a X, correndo sulla sabbia, più il tempo da X a N, nuotando, è il minimo possibile. Sul disegno sono tratteggiati in rosso tre percorsi alternativi:
- A: il bagnino entra in acqua nel punto più vicino, poi nuota;
- B: il bagnino segue una linea retta tra sé ed il nuotatore;
- C: il bagnino corre sulla spiaggia sino al punto più vicino al nuotatore, poi entra in acqua.
Abbiamo detto che il bagnino è più lento in acqua che sulla spiaggia; quindi, la traiettoria A è la più lenta; ma tra B e C? Facciamo un poco di calcoli.
- Chiamiamo vT la velocità del bagnino sulla sabbia, e vA quella in acqua;
- chiamiamo ST lo spazio percorso dal bagnino sulla sabbia, e SA lo spazio percorso in acqua;
- dal disegno si ricava: ST = √(a2 + x2); SA = √(b2 + (d – x)2)
- il tempo totale T vale: T = ST/vT + SA/vA
Del tempo T dovremmo calcolare il valore minimo. Questo si può fare con i metodi dell’analisi; per semplicità, è sufficiente tracciare il diagramma di come cambia T in funzione di X, e localizzare il minimo. Procediamo quindi dando alcuni valori di esempio.

Supponiamo che sia: vT = 5 m/s; vA = 1 m/s (ottimo atleta!); a = 20 m; b = 50 m; d = 70 m (le proporzioni del disegno). Ora facciamo i calcoli, e disegniamo il diagramma. Come si vede, il tempo minimo si ottiene quando X si trova a 60 m: è il punto indicato nel disegno.
Bene, direte voi: è un problema interessante. Ebbene, è davvero un problema interessante, visto che lo ritroviamo in ottica, e persino in fisica quantistica! Come è possibile?
Rinviando la Fisica Quantistica ad un futuro remoto, anticipo i tempi, e accenno a come ritroviamo questo problema in ottica.

Voi tutti avrete osservato che, se guardate un oggetto parzialmente immerso nell’acqua, l’immagine della parte immersa è storta rispetto alla parte esterna. La spiegazione del fenomeno, che approfondiremo in futuro, è che la luce si propaga ad una velocità che dipende dal mezzo: più veloce nell’aria, più lenta nell’acqua. Supponiamo che A sia un punto esterno all’acqua, e B un punto nell’acqua. Domanda: quale traiettoria seguirà la luce per andare da A a B?
Il fenomeno fu studiato dal grande matematico e fisico Pierre de Fermat, che enunciò il seguente principio:
Il cammino percorso da un raggio di luce tra due punti è quello per cui il tempo impiegato dalla luce ad andare da un punto all’altro è minimo.
Vedete? È la stessa situazione del bagnino: anche la luce segue la traiettoria che minimizza il tempo totale! Ebbene, date le due velocità della luce, nell’aria e nell’acqua, si può calcolare la traiettoria della luce usando la stessa formula del bagnino!