Le prime scuole filosofiche

Le origini della Filosofia presentano un’istituzione che è stata essenziale per lo sviluppo del pensiero: la scuola. Un’istituzione essenziale per la condivisione e il progresso culturale; le scuole filosofiche più importanti sono legate ai nomi di Aristotele, Talete, Pitagora, Parmenide e del celebre Platone.


Sin dalle sue origini, nella Grecia antica, la ricerca filosofica non è mai stata un semplice esercizio di speculazione del pensiero che si poteva portare avanti in totale solitudine e autonomamente; la Filosofia è, da sempre, stata un’attività da vivere in gruppo. Essa può progredire solo se si confrontano le idee e se esse sono agli antipodi è decisamente meglio; quando pensieri molto diversi tra loro si scontrano non si crea distruzione ma arricchimento e scambio e trasformazione. Va ricordato, però, che è un po’ improbabile che nelle scuole filosofiche ci fosse un vero e proprio insegnamento; dobbiamo aspettare Aristotele perché le cose cambino.

È molto interessante riflettere, anche se brevemente, sulla scuola filosofica del passato, soprattutto perché viene poi naturale far delle considerazioni e confronti con l’attuale concezione di scuola e di attività filosofica.

Jean Delville – La Scuola Di Platone (1898)

Di per sé, nell’antica Grecia, una scuola filosofica era organizzata in modo molto simile a quello dei collegi e delle scuole moderne. Chi partecipava ad una scuola era chiamato scolaro e fra loro gli scolari si consideravano compagni. L’aspetto forse più interessante è quello che coloro i quali partecipavano ad una scuola filosofica si riunivano a vivere una vera e propria vita comune, in cui vigeva una sorta di solidarietà di pensiero, di costume e di vita. Un aspetto decisamente fondamentale, oggi quasi del tutto perso nell’ambito scuola. La convivenza portava ad uno scambio continuo tra scolari e insegnante; in questo modo tutti i dubbi, le difficoltà e le stesse ricerche erano messe in gioco nel gruppo.

Le grandi scuole filosofiche che animavano la vita culturale nella Grecia antica sono state quindi una vera e propria necessità. Il pensatore aveva bisogno di un confronto, di una condivisione o, se vogliamo, di un centro per svolgere la sua ricerca; ecco perché, ovviamente, non poteva esimersi dall’aprire una scuola e praticare la propria ricerca attraverso il confronto.

Scuola di Atene (dettaglio di Pitagora)
Raffaello Sanzio

Una scuola non era un semplice luogo di aggregazione o di ascolto di teorie e nozioni. Prendiamo come esempio la scuola pitagorica, essa era sì una scuola filosofica ma anche una vera e propria associazione religiosa e politica. Dobbiamo ricordarci che la politica rientrava tra gli interessi costanti per i filosofi greci. Pensandoci, in effetti, essa ha la sua ragion d’essere proprio quando si crea una vita associativa. Nei nove secoli di esistenza della scuola platonica sia è registrata sempre un’intensa attività di ricerca filosofica non intesa (come capita troppo spesso oggi) come speculazione personale, che isola il pensatore nel suo mondo e nella solitudine riesce a dar forma ai suoi pensieri e alle sue idee. La ricerca avveniva con un continuo scambio tra uomini, in solidarietà tra di loro. Ecco perché la politica è sempre stata importante nel pensiero filosofico ed è vista con una funzione importante: rende migliore la vita in comune.

Le maggiori scuole dei padri fondatori della Filosofia greca aveva una funzione pubblica mentre le loro ricerche erano indirizzate alla scoperta del vivere insieme nel miglior modo possibile. Concludendo questa breve panoramica sulla concezione di scuola filosofica del passato, vediamo in dettaglio l’impegno di alcuni pensatori che hanno fondato la propria scuola:

  • TaleteAnassimandro e Pitagora
    era tutti anche uomini politici
  • Parmenide
    di lui si racconta che diede le leggi alla città, un legislatore quindi
  • Zenone
    morì mentre era impegnato nel tentativo di liberare la città da un tiranno
  • Empedocle
    è colui che restaura la democrazia ad Agrigento
  • Platone
    nella sua speculazione filosofica la politica ha una funzione decisamente dominante.

Studiare il passato, spingendoci fino alle origini di istituzioni così importanti, conoscere l’impegno sociale di questi grandi pensatori che hanno posto le basi per la cultura, arrivando ad influenzare la nostra epoca, ci deve far riflettere. Ancora oggi, troppe persone sono convinte che la cultura sia ripiegata su sé stessa e gli uomini colti vivano scollegati da ciò che li circonda.

È ora di cambiare il nostro punto di vista, la cultura è un mezzo importante per creare connessioni e per avere un peso su scelte che possano migliorare la vita sociale. Forse, a ben pensarci, è per questo che una scuola di pensiero nello stile classico oggi viene osteggiata, perché rappresenta unione e sviluppo di pensiero e idee.