Riccardo cacciatore di fantasmi
Racconto scritto da Laura Conca. Continua a leggere Riccardo cacciatore di fantasmi
Racconto scritto da Laura Conca. Continua a leggere Riccardo cacciatore di fantasmi
Racconto di Cecilia Buschi. Continua a leggere Una famiglia tipica
Ho tenuto la sua mano mentre entravamo in chiesa e lei ha tenuto la mia, stretta, per tutta la sua vita, fino al momento in cui la sua luce si è spenta. «Ma perché la chiesa non è sempre così … Continua a leggere Ho tenuto la sua mano mentre entravamo in chiesa
Squilla il telefono. «Studio dell’Avvocato Bonfini, buongiorno, sono Paola, in che cosa posso esserle utile?» «Paola!» «Nonnaaa, quante volte devo dirti di non telefonarmi in ufficio? Non posso perdere tempo in chiacchiere…» «Se invece di sciorinare tutta ‘sta filastrocca dicessi … Continua a leggere Una nuvola di fumo mi è volata in faccia
Ho accompagnato la salma di mia madre al cimitero. Ho camminato lungo i vialetti contornati da cipressi. Nessun parente, nessun conoscente, nessun amico. Solo un sacerdote attendeva l’arrivo delle tue spoglie mortali. Dopo una frettolosa benedizione, la bara è stata … Continua a leggere Lo scontro
Smangiucchio il cappuccio della penna pensando al Natale, argomento difficile. La narrazione vuole che ci siano tanti modi per festeggiare ma io ne conosco solo uno, quello che si fa a casa mia dove mamma comincia ad andare in panico … Continua a leggere Diario Natalizio
Di primo mattino, Emilia, è pronta per andare in posta a ritirare la pensione. Come fa sempre quando sta per uscire, adempie al solito rituale: succhia per un po’ quella piccola piramide verde ricoperta di zucchero, poi la toglie dalla … Continua a leggere La solitudine
AMICIZIA INFINITA Aldo Tasca Ciao Guido, oggi non ci sei più, ma il tuo ricordo struggente non mi lascia mai. Scrivo di te per alleviare la nostalgia che mi prende quando ripenso a come ci siamo conosciuti, come abbiamo aperto … Continua a leggere Amicizia infinita
Adesso sono stufo, o stufa, sono qui dalla notte dei tempi! Sono per il vostro comodo, o un “maschio” o una “femmina”. Nel senso: per i vostri comodi mi chiamate bosco o foresta. Posizionate la vostra bandierina a vostro piacimento per … Continua a leggere Senti coso!
Fortunata la mia generazione che non si è imbattuta nell’orrore della guerra. È questo il più grande privilegio dei sessantenni di oggi. Il non aver vissuto un conflitto armato non mi impedisce, però, di conservare nel profondo, ben radicati nel … Continua a leggere Le parole giuste