I luoghi del cuore

I luoghi hanno per tutti noi un’importanza speciale e suscitano emozioni e sentimenti. Lasciamoci guidare in questo viaggio tra ricordi e letteratura.


Ognuno di noi ha un luogo del cuore, dove è nato, dove è cresciuto, ma, metaforicamente, un luogo del cuore sono anche un profumo, una musica, uno scrosciare ininterrotto della pioggia, uno sguardo, una voce che rievocano antichi dolori e antichi piaceri.

I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana.

James Hillman

Esistono i luoghi del cuore o dell’anima dove di tanto in tanto si torna con nostalgia per ritrovare la pace, rivivere emozioni e riaccendere ricordi… sono luoghi speciali, intimi e profondi, custoditi gelosamente.

Sono i posti dove si è nati, dove si è vissuto, dove si è viaggiato, dove si è lasciato un pezzo di sé e come scrive la poetessa Katherine Mansfield

Com’è difficile staccarsi dai luoghi. Per quanto attenzione facciamo, ci trattengono. E lasciamo pezzetti di noi stessi sulle staccionate, piccoli stracci e brandelli della nostra vita.

Può avvenire che un luogo si ricordi della persona che ha vissuto là? Così in un bellissimo passaggio tratto da La Mia Africa, Karen Blixen si chiede

Ora io so una canzone dell’Africa – pensavo – una canzone della giraffa e della luna nuova sdraiata sul dorso, dell’aratro nei campi e dei visi sudati degli uomini che raccoglievano il caffè ma sa l’Africa una canzone che parla di me?

Vibra nell’aria della pianura il barlume di un colore che io ho portato, c’è fra i giochi dei bambini un gioco che abbia il mio nome, proietta la luna piena, sulla ghiaia del viale, un’ombra che mi somiglia, vanno in cerca di me le aquile del Ngong?

I luoghi acquisiscono l’anima di chi li abita, di chi li ha vissuti,  li ha amati, li ha conosciuti, li ha percorsi, li ha sognati, immaginati, mitizzati, trasformati, anche stando seduto con un libro in mano.

Nei luoghi del cuore alberga talvolta la nostalgia, si sente  di nuovo un profumo antico, si ascoltano parole sussurrate e voci familiari, appaiono come per miracolo volti, immagini, colori, sapori: emozioni forti e il pensiero vola, volteggiando in atmosfere celestiali.

In una località, Pennabili, in provincia di Rimini, si trova il Santuario dei Pensieri, un museo, Il Mondo, ideato da Tonino Guerra, delimitato dalle mura perimetrali di una stanza appartenuta ad un’antica dimora malatestiana.

Accoglie sette sculture in pietra enigmatiche che suscitano echi nel cuore, nella mente, nell’animo del visitatore.

Ognuna invita alla meditazione ed a un percorso introspettivo favoriti dal silenzio e dall’intimità del luogo

Sette pietre misteriose.
Sette specchi opachi per la mente
Sette confessori muti che aspettano di ascoltare le tue parole belle e le tue  parole brutte.

… così recita la targa in ceramica posta all’ingresso.

Un luogo non è mai solo “quel” luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.

Antonio Tabucchi

Francesco Petrarca si sente indissolubilmente legato ai prati e ai boschi:

Chiare, fresche et dolci acque
ove le belle membra
pose colei che solo a me par donna…

Quei prati, quelle sponde hanno visto nascere l’amore per Laura, un amore sognato, forse realizzato.

E la Lucia manzoniana, lasciando il suo paese, rivolge un commosso saluto ai luoghi:

Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime ineguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto dei suoi familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore nascenti; addio…

Lamenta non solo la tristezza di abbandonare le “cime note” ma di abbandonare tutto il mondo quotidiano degli affetti.

I luoghi dell’anima non sono solo quelli da cui ci si allontana sono anche quelli che permettono all’anima del poeta di elevarsi:

Sempre caro mi fu quell’ermo colle,
e questa siepe che da tanta parte
de l’ultimo orizzonte il guardo esclude…

Giacomo Leopardi

E il luogo si trasforma come per incanto in luogo del cuore.