Pensando alla Storia dell’Arte è lecito chiedersi quale sia la prima opera d’Arte realizzata dall’Umanità e se esista una data che possa essere considerata l’inizio dell’Arte. Domande lecite, alle quali non è facile trovare una risposta.
Possiamo fissare una data che indichi l’inizio della Storia dell’Arte? Quando l’Uomo ha iniziato a fare Arte sul serio? Si può ipotizzare quale sia stata la prima civiltà ad avere una produzione artistica propria?
Si potrebbe credere che tutte queste domande siano destinate a rimanere senza risposta.
Eppure non è così complicato trovare una soluzione a questi dilemmi esistenziali riguardo alla Storia dell’Arte.
Di per sé, l’essere umano ha iniziato a dedicarsi alla creazione artistica, quindi a fare Arte, quando ha sviluppato una consapevolezza di sé e delle persone attorno a lui; quindi ancor prima di sviluppare un linguaggio orale e scritto codificato. Le prime manifestazioni artistiche risalgono niente meno che al Paleolitico.

Un piccolo inciso, che credo sia d’obbligo prima di iniziare. Per comodità seguiamo il filone classico dello studio della Storia (non solo dell’Arte) che dà un’importanza enorme alle manifestazioni artistiche rupestri in Francia e Spagna, però è giusto ricordare che l’Arte rupestre non è una prerogativa di queste zone, possiamo trovarne manifestazioni ovunque, dall’estremo oriente sino all’estremo ovest, dal nord più sperduto al sud del mondo.
La maggior parte di opere artistiche di epoca paleolitica (studiate e catalogate) ai giorni nostri si trovano nella zona di Périgod, sui Pirenei tra la Cantabria e il sud-ovest della Francia. I manufatti ritrovati possono essere suddivisi in due categorie ben distinte:
- arte parietale
rientrano in questa categoria tutte le opere realizzate su supporti fissi come soffitti o pareti delle caverne - arte mobiliare
ci si riferisce a tutti i manufatti realizzati in modo tale da essere oggetti mobili, solitamente i materiali utilizzati sono la pietra e l’osso
Osservando attentamente le opere d’Arte (non si deve avere paura ad usare questo termine, perché questi manufatti sono a tutti gli effetti delle opere d’Arte) ci si può facilmente rendere conto che già in quest’epoca si usavano tecniche diverse per la loro realizzazione e ciò non può far altro che denotare una consapevolezza dei risultati che si volevano ottenere. Ciò mette in luce anche un fatto per nulla trascurabile: si aveva questa attenzione proprio perché le opere non erano improvvisate ma erano ben pensate e studiate nei minimi dettagli.
Le tecniche artistiche che principalmente venivano usate in quest’epoca così remota sono:
- incisione
- rilievo
- scultura
- pittura
- modellato su argilla
Le prime tre tecniche (incisione, rilievo e scultura) si sviluppano a seguito dell’affinamento della scheggiatura della pietra; una tecnica che l’uomo ha scoperto e all’inizio ha ampiamente utilizzato per la creazione di utensili di uso quotidiano; successivamente, ha iniziato anche ad impiegarla nelle elaborazioni artistiche.

Ora che abbiamo fatto chiarezza sull’aspetto tecnico della realizzazione delle prime opere d’Arte, vediamo di far luce (anche se sommariamente) sulle motivazioni che hanno portato alla nascita dell’Arte in quest’epoca. Per semplificare il discorso possiamo considerare solo le due motivazioni più sostanziali alla creazione artistica (ce ne sono altre che a volte sono dirette conseguenze di queste due principali):
- testimoniare la propria esistenza;
- non voler essere dimenticati.
Due condizioni che con la creazione sono strettamente legate. L’essere umano preistorico ha consapevolezza di sé e dell’ambiente in cui vive e della società in cui è inserito; ecco perché possiamo trovare raffigurazioni di attività di gruppo (alcune dal valore propiziatorio, altre narrativo) come la caccia ma anche rappresentazioni della presenza personale e singola (le celeberrime mani sulle pareti). In diverse grotte sono state trovate della mani impresse sulle pareti, è curioso pensare come questo gesto (alzare la mano) ancora oggi venga usato per manifestare la propria presenza (come durante l’appello a scuola, giusto per fare un esempio) e per farsi notare per chiedere permesso di parola.
Fatto ancora più straordinario è che alcune di queste rappresentazioni (come sostenuto anche dal professor Antonio Beltrán nel suo libro Arte Rupestre Preistorica) siano vere e proprie risposte alle questioni legate alla cosmogonia (creazione dell’universo) che già all’epoca attanagliavano l’uomo: da dove veniamo e perché siamo qui?
L’Arte si è offerta (e continua a farlo) come mezzo d’espressione delle più grandi idee esistenziali dell’umanità che sono nate insieme a lei in quell’epoca che si perde nella notte dei tempi.
