Nel mio precedente articolo vi ho parlato della curva sigma e della sua derivata. La conclusione è stata che la curva dei nuovi malati mostrava un lieve rallentamento, e che la curva dell’incremento aveva probabilmente un flesso.
A distanza di una settimana voglio aggiornarvi su questi andamenti: possiamo tirare un sospiro di sollievo? Vediamo.
Anzitutto, questa è la curva del totale dei casi, aggiornata al 2 aprile.
Come vedete, la curva continua ad aumentare; però, ad occhio, si vede un cambiamento di pendenza. È veramente il flesso? Per capirlo, vediamo la curva dell’incremento giornaliero.
La curva è tutt’altro che regolare; però, la linea tratteggiata (per gli esperti, l’interpolazione polinomiale) evidenzia un andamento in discesa che ci permette di dire: si, abbiamo superato il flesso!
Questa è la media in Italia; come sappiamo, ci sono disallineamenti tra le varie regioni. Allora consideriamo la sola Lombardia, dove le misure di contenimento sono iniziate prima. Ecco il diagramma dei malati.
Qui il cambio di passo, quindi il flesso, è più evidente. Vediamo gli incrementi.
Come c’era da aspettarsi, in Lombardia la discesa è più evidente. Possiamo concluderne che le misure di contenimento sono efficaci: continuando così, a fine aprile potremmo essere alla fine del tunnel di tanti nuovi malati ogni giorno.
E poi? Se guardiamo alla Cina, potremo ridurre le misure di contenimento, ridando mobilità a (quasi?) tutti i lavoratori, magari mantenendo la limitazione per le persone più anziane (ahimè, quorum ego). A risentirci.