Wolfgang Amadeus Mozart ha vissuto una vita complicata in cui ha conosciuto il piacere in tutte le sue forme oltre alla frustrazione. La sua è stata una vita in cui non sono mai mancati i piaceri essenziali: mangiare, andare di corpo e il sesso.
Verrebbe da pensare che un genio come Wolfgang Amadeus Mozart vivesse le sue giornate pensando in modo ossessivo alla Musica, dimenticandosi di tutto il resto. Eppure, la vita del giovane genio musicale era molto simile a quella di chiunque altro, Wolfgang Amadeus non riusciva a rinunciare a quelli che lui considerava essere i tre più grandi piacere dell’esistenza:
- mangiare,
- andare di corpo,
- fare sesso.
Per quanto riguardava i piaceri della carne, Mozart era attratto da donne con caratteristiche ben precise; l’unica a non rientrare nei suoi canoni sembra essere stata la donna che sposò nel 1782. Le donne ad aver catturato le sue attenzioni, sono state:

Maria Anna Thekla Mozart
- Aloysia Weber
una cantante e pianista, di circa 4 o 5 anni più giovane di lui. Mozart era talmente innamorato di lei da averle proposto addirittura di sposarla. Purtroppo, il giovane Mozart ricevette un netto rifiuto al matrimonio; si potrebbe pensare che Aloysia, probabilmente, volesse solo sfruttare il celebre compositore per ottenere dei vantaggi nel panorama musicale. Aloysia non fu una meteora nella vita di Wolfgang Amadeus Mozart, comparirà anni dopo questo categorico rifiuto; - Anna Selina Storace
una cantante affermata, che fu anche la prima Susanna nel Figaro - Maria Tecla, detta Bäsle
era la cugina più piccola di primo grado di Mozart, sappiamo anche che fu la prima donna con la quale consumò un vero rapporto sessuale.
Il rapporto tra la cugina Bäsle e Wolfgang Amadeus Mozart era, indubbiamente, particolare e un po’ fuori dagli schemi. Capirlo non è facile e per poterlo fare, anche alla luce delle loro personalità, è molto importante leggere la loro corrispondenza priva, in modo particolare questo incipit di una lettera scritta dal nostro Amadé alla cuginetta:
Ma très chère Nièce! Cousine! Fille! Mère, Sœur, Epouse! Accidenti, maledizione e mannaggia la miseria, per tutti i diavoli e le streghe, fattucchiere, schiere crociate e chi più ne ha più ne metta. Accidenti agli elementi: aria, acqua, terra, fuoco, Europa, Asia, Africa, America, gesuiti, agostiniani, benedettini, cappuccini, minoriti, francescani, domenicani, cistercensi e cavalieri di Santa Croce, canonici regulares et irregulares e per tutti i poltroni, manigoldi, canaglie, coglioni e cazzi uno sull’altro, asini, bufali, buoi, buffoni, svitati e balordi!
Se quanto letto sinora sembra strano, ed indubbiamente lo è, potrebbe essere ancora più interessante continuare a leggere quanto scritto da WOLFGANG AMADEUS MOZART; così da scoprire che il tono della lettera continua in modo decisamente peggiore:
Come sta a Mannheim? Come posso stare senza la Bäsle? Mi perdoni la brutta scrittura, la penna è vecchia, io son già quasi 22 anni che caco dallo stesso buco eppure non s’è ancor consumato! Con tutto quello che ci ho cacato, che poi coi denti ho morsicato.
Anche la sorella di Mozart, Nannerl, non ha vita facile riguardo all’amore. Come molte donne della sua epoca, il sogno della giovane Nannerl era quello di sposarsi e costruirsi una famiglia. Questo sogno, però, era osteggiato e reso impossibile dal padre, Leopold; egli rifiutava tutti i pretendenti che si presentavano per chiedergli la mano della figlia. La povera Nannerl ha avuto il permesso paterno di sposarsi solo verso i 30 anni e ha dovuto accettare la proposta di un certo von Berthold, un uomo pedante e alquanto noioso.
La piccola Mozart era una ragazza di grandi capacità musicali e avrebbe potuto intraprendere la carriera di musicista senza alcun problema; per quanto ci è dato sapere, pare fosse stata una musicista con doti interpretative superiori rispetto a quelle del più celebre fratello. Va ricordato, purtroppo, che i costumi dell’epoca non permettevano ad una donna di portare avanti una carriera simile, che era appannaggio solo degli uomini. Alle donne era concesso solo di sposarsi e mettere al mondo dei figli.

Hans Hansen
Wolfgang Amadeus Mozart si sposò all’età di 26 anni con la ventenne Kostanze Weber. Costei, altri non era, che la sorella di quell’Aloysia che l’aveva rifiutato mostrando un interesse non del tutto disinteressato nei suoi confronti.
Kostanze non è una bella donna ed è anche abbastanza modesta; questo giudizio su di lei ha un fondamento decisamente sicuro: lo stesso Amadeus. Mozart, infatti, ha scritto una lettera al padre Leopold per presentargli la moglie e rassicurarlo sul fatto che la sua scelta non fosse così tanto sbagliato come temeva:
Non è di certo una brutta ragazza, ma al tempo stesso è lontana dall’esser bella. Tutta la sua bellezza consiste in un paio di piccoli occhi neri e in un aspetto abbastanza curato. Non è molto intelligente ma ha sufficiente buon senso per adempiere ai doveri di moglie e madre.
Dire che tende ad essere stravagante è una bugia bella e buona. Al contrario, è abituata ad essere vestita con modestia: quel poco che sua madre ha potuto fare per le sue figlie, l’ha fatto per le altre due e mai per lei. La maggior parte di ciò che serve a una donna, lei è capace di farlo con le sue mani, ed è lei stessa che si acconcia i capelli ogni giorno. Inoltre, ha una certa pratica di economia domestica e ha il cuore più gentile del mondo. Io amo lei e lei ama me con tutto il cuore. Mi dica lei se potrei augurarmi una moglie migliore.
Con la moglie la vita erotica era decisamente intensa, come possiamo leggere in questa lettera scritta da Amadeus alla moglie:
Ma come puoi pensare o solo supporre che ti abbia dimenticata? Come sarebbe possibile? Per una simile supposizione ti buscherai la prima notte una sculacciata secca secca su quel tuo bel culetto tutto da baciare, contaci pure… Buona notte topolino, dormi bene.
Wolfgang Amadeus Mozart è stato uno dei compositori più importanti della Storia della Musica e la sua personalità è stata decisamente fuori da ogni schema.

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