Alpensinfonie: la maestosità della Natura in Musica

La Alpensinfonie di Richard Strauss è un capolavoro sinfonico del tardo romanticismo, una grandiosa rappresentazione musicale di un’escursione sulle Alpi. Composta tra il 1911 e il 1915 e presentata in prima assoluta il 28 ottobre 1915 a Berlino sotto la direzione del compositore stesso, quest’opera è una delle ultime grandi poesie sinfoniche della Storia della Musica.


Richard Strauss

L’idea di comporre una sinfonia dedicata alla maestosità della montagna ha accompagnato Richard Strauss sin da giovane, quando si dedicava a piacevoli escursioni sulle Alpi bavaresi vicino alla sua città natale, Garmisch-Partenkirchen. Quest’opera è, tra l’altro, il risultato di una profonda riflessione filosofica: Strauss era affascinato dalle idee di Nietzsche e dal concetto dell’uomo che si confronta con la natura e con la propria esistenza. Infatti, inizialmente aveva pensato di intitolarla L’Anticristo, ispirandosi all’omonima opera del filosofo tedesco; successivamente decise di cambiare direzione, concentrandosi su una rappresentazione puramente naturalistica.

Inoltre, l’opera riflette il crescente interesse di Strauss per uno stile musicale ben preciso, il cosiddetto sinfonismo descrittivo oltre all’uso dell’orchestra come mezzo per dipingere paesaggi sonori dettagliati. L’orchestrazione è tra le più complesse della sua produzione e dimostra il suo straordinario talento nel combinare i vari colori timbrici e le dinamiche tipiche dei molti strumenti che compongono il corpo orchestrale.

Scopriamo la struttura per un ascolto migliore

Eine Alpensinfonie, composta tra il 1911 e il 1915, è un poema sinfonico in un solo movimento della durata di circa 50 minuti. Rappresenta un’escursione alpina dall’alba al tramonto, un viaggio che attraversa paesaggi mozzafiato e fenomeni naturali imponenti.

Strauss utilizza un’orchestra monumentale per creare un’opera maestosa e altamente descrittiva, ponendosi nella tradizione del tardo romanticismo e anticipando sonorità moderne. L’orchestra richiesta è mastodontica, con un organico arricchito da strumenti rari come la macchina del vento, la macchina del tuono e un imponente organo.

Strauss struttura la sua opera in 22 sezioni, alcune di queste sessioni possono essere raggruppate in un macro-gruppo descrittivo, generalmente, per poter ascoltare al meglio quest’opera maestra è bene considerare questa distinzione dei movimenti:

1. Nacht (Notte)

L’opera si apre con suoni cupi e misteriosi che evocano l’oscurità della notte. Gli archi e gli ottoni creano un’atmosfera solenne e imponente.

2. Sonnenaufgang (Alba)

Un crescendo orchestrale accompagna il sorgere del sole, con squilli di ottoni e archi luminosi che dipingono un’alba radiosa sulle montagne.

3. Der Anstieg (La salita)

Il cammino inizia con ritmi marcati e melodie energiche nei fiati e negli archi. La musica suggerisce l’entusiasmo e la fatica della scalata.

4-8. Ingresso nella foresta, Cammino lungo il ruscello, Cascata, Fantasmi nella nebbia, Sul pascolo fiorito

Queste sezioni offrono descrizioni sonore della natura, dai suoni freschi del ruscello alla misteriosa nebbia, fino ai colori vivaci di un prato fiorito.

9-12. Su un ghiacciaio, Momenti di pericolo, Sulla vetta

La tensione cresce nel passaggio sul ghiacciaio, culminando nella sezione “Sulla vetta” dove la musica raggiunge il suo massimo splendore, con ottoni trionfali che esprimono la maestosità del panorama.

13-16. Visione, Nebbia si alza, Il sole si oscura, Elegia

Dopo l’euforia della vetta, la musica assume toni più oscuri e riflessivi con la comparsa delle nubi e il presagio del temporale.

17-19. Tempesta e uragano, Discesa, Tramonto

Un’esplosione orchestrale rappresenta la violenza del temporale. La discesa successiva è segnata da un senso di nostalgia, che culmina in un tramonto malinconico.

20-22. Notte

L’opera si chiude come era iniziata, con un ritorno al silenzio della notte, chiudendo il ciclo dell’escursione.

Innovazioni orchestrali e tecniche compositive

Una delle caratteristiche più affascinanti della Alpensinfonie è l’uso magistrale dell’orchestrazione. Strauss impiega un organico smisurato che include strumenti insoliti per evocare suoni naturali. L’impiego della macchina del vento e della macchina del tuono serve a rendere il temporale più realistico e coinvolgente, mentre l’organo conferisce una maestosità unica al culmine della scalata.

Il trattamento delle sezioni orchestrali è incredibilmente dettagliato: i fiati creano atmosfere eteree e trasparenti, mentre gli ottoni donano potenza e solennità ai momenti culminanti. Gli archi, con la loro ricca tessitura, forniscono continuità e fluidità alla narrazione musicale.

Ricezione e influenza

All’epoca della sua prima esecuzione, la Alpensinfonie ricevette un’accoglienza contrastante. Alcuni critici la considerarono eccessivamente descrittiva e priva di un reale sviluppo tematico, mentre altri la elogiarono per la sua straordinaria capacità evocativa e il suo virtuosismo orchestrale. Nel corso del tempo, l’opera è stata rivalutata ed è oggi considerata uno dei massimi capolavori sinfonici del XX secolo.

Questa sinfonia ha influenzato numerosi compositori successivi, specialmente quelli interessati alla musica descrittiva e all’uso pittorico dell’orchestra. Il suo impatto si avverte in molte colonne sonore cinematografiche, dove la potenza evocativa della musica di Strauss ha ispirato generazioni di compositori.

Una curiosità… prima di concludere

Una data importante per la Alpensinfonie è il 1981. Anno giubilare per la Storia della Musica, quando si presentò sul mercato una tecnologia nuovissima e che prometteva grandi possibilità: il Compact Disc (oggi ormai quasi estinto).

I CD erano già comunemente in uso tra gli addetti ai lavori ma è in quest’anno che viene presentato per la prima volta in commercio. La casa discografica è la celeberrima Deutsche Grammophon, l’opera era la Alpensinfonie!

Un’ultima considerazione

La Alpensinfonie è un capolavoro di pittura sonora, una sinfonia che trasporta l’ascoltatore in un viaggio epico attraverso la natura e la condizione umana. Con la sua scrittura orchestrale straordinaria e il suo potere evocativo, resta una delle opere più spettacolari e affascinanti del repertorio sinfonico. Attraverso la sua musica, Strauss ci invita a vivere un’esperienza sensoriale e filosofica unica, rendendo questa sinfonia un’opera senza tempo che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo.