Fatima – Capitolo 7: la spuria suor Lucia

Tutto è partito dopo la lettura nel 2000 del 3 segreto che ha portato i seguaci della Madonna delle Rose in prima linea nel sostenere che si tratta di un falso, dato che secondo loro e altri movimenti non e stato rivelato per intero ma che addirittura sia stato offerto al mondo un testo completamente inventato.

Nonostante sembri che Lucia al cardinal Bertone abbia detto nel colloquio del 27 aprile 2000: “è la mia carta, sono i miei fogli”. Per sostenere questa tesi ci si è rivolti agli “Speckin Forensic Laboratories”, un laboratorio di analisi legali in Michigan. Oltre al testo del terzo segreto, ricavato da internet da Robert Kulmann, sono state prese in esame anche 5 lettere di suor Lucia del dicembre 1917, 1930, 1935, 1980 e 1989. Compito dell’analista era determinare se lo scritto del terzo segreto e gli scritti di suor Lucia fossero stati scritti dalla stessa persona. A causa della bassa qualità dei documenti dichiarerà che il suo risultato sarà estremamente limitato.

Ed ecco i risultati dell’esame: gli scritti noti di suor Lucia, che coprono un periodo di circa 50 anni, contengono numerose abitudini di scrittura relativamente ripetitive e coerente, che indicano che gli scritti sono tutti della stessa persona. Kulmann afferma che la situazione cambia quando si tenta di “integrare le abitudini di scrittura ripetitive presenti negli scritti presunti di suor Lucia che vanno dal 1927 al 1989 con le abitudini ripetitive trovate nel documento del 3 segreto. Disse: “trovo molte differenze significative, formative e di proporzione fra molte delle lettere-combinazioni”. L’esperto poi offre alcuni esempi e sottolinea che il documento messo in questione, ovvero il terzo segreto non possa essere identificato con gli scritti presunti noti di suor Lucia.

Il responso verrà diffuso a livello mondiale e sarà intitolato “fatimagate”. La mano che ha scritto il presunto documento sembra aver lasciato tracce nello sforzo di scrivere, si è presa grande cura nel far si che il peso del segno sia quasi piatto, in relazione al piano della carta, per tutto il documento. “Gli umani di solito non scrivono in quel modo “, aggiungerà. La polemica è poi stata ripresa da Michael Hesemann, uno scrittore cattolico tedesco, che però ha preso in esame, oltre al testo del terzo segreto reso noto dalla Santa Sede, le memorie scritte da suor Lucia nel 1941 e non le lettere precedentemente studiate. Arriveranno pertanto ad affermare che non vi sono alcune differenze. le differenze rilevate invece sono…

 

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