Dachau – Capitolo 2: storia del campo

Nel 1933, esattamente il 29 gennaio, Adolf Hitler diventa cancelliere del Reich ed è in quello stesso anno che viene utilizzato il primo campo per prigionieri politici. Il giorno dopo l’incendio del Reichstag, avvenuto il 27 febbraio 1933, incominciarono delle vere e proprie ondate di arresti di massa.

Inizialmente venne accusato un militante comunista olandese di nome Marinus van den Lubbe, ma pare sia stata solo una messa in scena del Reich per poter fare piazza pulita degli avversari politici. A seguito dei numerosi arresti, le prigioni non tardarono a riempirsi e i detenuti vennero trasferiti in altri luoghi, chiamati poi campi di concentramento.

3Gli internati venivano rieducati tramite l’indottrinamento e il duro lavoro. Veniva promessa la liberazione a coloro che si fossero riabilitati, difatti nel Natale del 1933, circa 600 prigionieri vennero graziati e poterono fare ritorno a casa. Nella maggior parte dei casi, questi campi erano ufficialmente sottoposti al controllo delle forze di polizia regolari ma il servizio di guardia era per lo più assicurato da membri delle SS e delle SA, che nella loro veste di “poliziotti ausiliari” si appropriarono il diritto di regolare i conti con i loro avversari politici.

Queste strutture erano diventate di fatto un elemento inscindibile della repressione nazionalsocialista, totalmente fuori dalla giustizia ordinaria, senza i quali la Gestapo (temuta polizia segreta del partito) non sarebbe mai potuta diventare quella potente organizzazione dedita al terrore che noi tutti conosciamo.

Dachau si trova a circa 15 chilometri a nord ovest di Monaco, è un paese che vanta una storia millenaria legata ai conti di Dachau e alla famiglia Wittelsbach, che trasformarono l’antico castello dei conti in una magnifica residenza estiva. Il 21 marzo 1933 inizia per la cittadina il periodo più buio e drammatico di tutta la sua lunga esistenza. Gli abitanti infatti vennero raggiunti da un comunicato firmato da Heinrich Himmler, Presidente della polizia di Monaco e capo delle SS che diceva:

Mercoledì 22 marzo verrà aperto nelle vicinanze di Dachau il primo campo di concentramento. Abbiamo preso questa decisione senza badare a considerazioni meschine ma nella certezza di agire per la tranquillità del popolo e secondo il suo desiderio.

Il 22 marzo, difatti, si aprirono i cancelli del campo di Dachau, era il primo campo di concentramento statale con una capacità di circa 5.000 detenuti, a forma di rettangolo di circa 300 metri di larghezza e 600 di lunghezza e con una scritta all’entrata che tutti noi ben conosciamo perché vista più volte:

ARBEIT MACHT FREI

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Si utilizzò una vecchia fabbrica di munizioni della Prima Guerra Mondiale e nel 1937 si iniziarono degli ampliamenti utilizzando il lavoro dei prigionieri. Venne cosi demolita l’antica fabbrica. I lavori terminarono nel 1938 e così rimase fino al 1945.

Tutto il lager è circondato da una recinzione (ricostruita in parte nel 1965) formata da tratti d’erba, fossi con un reticolato elettrico ed un muro. Su sette torrette gli uomini delle SS sorvegliavano l’intera area.

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