Molti eventi penosi si sono succeduti gli uni agli altri. Mi hanno ridotto quasi in uno stato di confusione mentale.
Il 1812 è un anno decisamente penoso per il nostro Ludwig. Inizia quel declino fisico che terminerà il 1827 con la morte del compositore.
Beethoven inizia anche ad avere i primi problemi d’udito. La cosa lo renderà estremamente nervoso ed insofferenze, come è facile comprendere.
Il mio udito negli ultimi tre anni è diventato sempre più debole… Frank, il Direttore dell’ospedale di Vienna, ha cercato di rimodificare il mio organismo con ricostituenti ed il mio udito con olio di mandorle. La sua cura non ha avuto alcun effetto; la sordità è ancora peggiorata…
Poi un asino di dottore mi ha consigliato bagni freddi, ho avuto delle coliche fortissime, ma un medico più sensato mi ha prescritto i soliti bagni tiepidi nel Danubio. Tuttavia la sordità persiste, anzi dire che è peggiorata…
Ludwig deve affrontare una serie di dolori atroci al ventre e all’intestino. In questa situazione non facile continua a comporre e nasce così la Quinta Sinfonia in do minore. Ascoltando il primo movimento possiamo notare la caratteristica principale del metodo competitivo di Beethoven, l’inizio è composto da tre note ribattute, siamo di fronte a del materiale informe e con lo sviluppo del movimento si forma anche la struttura della musica.
Vi consiglio un ascolto particolare di questo primo movimento, si tratta di una registrazione dell’orchestra Deutsche Kammerphilharmonie di Bremen diretta da Paavo Järvi (figlio di Neeme Järvi e allievo di Leonard Bernstein). Parleremo dell’eccelso lavoro del maestro che ha registrato l’integrale delle sinfonie di Beethoven eguagliando (e forse superando) il lavoro di Herbert von Karajan.
Come abbiamo visto le condizioni psicologiche e fisiche di Ludwig peggioravano via via. In questo periodo il fratello Caspar Karl sposa la ventenne Johanna Rais. Ludwig prova sentimenti di forte disprezzo nei confronti della donna ma anche una certa attrazione sessuale.
Come abbiamo visto, Beethoven ha rapporti difficoltosi con l’altro sesso. Nel 1816 scrisse quella che potrebbe essere intesa come un’ammissione delle sue frequentazioni:
La notte scorsa la Regina della notte è stata al ballo degli artisti fino alle 3 del mattino. Esponendo la nudità del suo corpo oltre a quella della sua anima, si vocifera che fosse disposta a concedersi per 20 gulden, oh che orrore!
Sua cognata, Johanna, darà alla luce un bambino che verrà chiamato Karl. Ludwig si impegnerà in ogni modo per poterlo adottare e strapparlo così alla madre. Alla fine ci riuscirà, soprattutto perché la donna era stremata da una nuova gravidanza. Darà alla luce una bambina che non era figlia del marito ma di un uomo di nome Johann.
Il ragazzino non migliorò molto la condizione di vita con lo zio, dal momento che viveva in una situazione di grande sporcizia e degrado.
Nonostante l’estrema difficoltà nella quale si trova a vivere e la condizione psicologica complicata, l’ultima fase compositiva di Beethoven è straordinaria. Il suo stile cambia e a tratti sembra addirittura ad avvicinarsi a quello di Chopin. Nel prossimo articolo, avremo modo di approfondire maggiormente la sua ultima fase compositiva.
Pubblicato su Latelier91 il 22 marzo 2020 (https://latelier91.wordpress.com/2020/03/22/beethoven-capitolo-6-linizio-del-declino/)