Inauguriamo il nuovo ciclo editoriale della nostra rivista. Finalmente! Dopo l’inaspettato e importantissimo successo di pubblico dello scorso ciclo editoriale non abbiamo potuto far altro che impegnarci ancora di più per offrire contenuti sempre nuovi, approfonditi ma senza mai rinunciare al tratto divulgativo che caratterizza tutta la nostra attività.
In un’epoca di grandi stravolgimenti e di certezze che sembrano sgretolarsi, non dobbiamo perderci di animo e non dobbiamo nascondere o sorvolare su quello che di buono accade, anche nella quotidianità.
Per troppo tempo abbiamo denigrato il mezzo informatico e ancor di più le grandi possibilità che Internet può offrirci. Delle possibilità che non dovrebbero mai prendere il posto del mondo “reale” ma che devono aumentare le possibilità esistenti. In questo periodo i canali online si sono dimostrati per quello che realmente valgono. Un mezzo importante che permette di unire le persone, anche se con un compromesso: ci si può vedere e sentire ma non si sta nella stessa stanza. La socialità cambia ma riesce in qualche modo a sopravvivere.

Le Associazioni culturali, come la nostra, devono accettare questa nuova sfida. Troppo spesso, realtà come UNITRE, hanno corso il rischio di limitarsi e rinchiudersi nell’abitudine. Le modalità di incontro, di condivisione e di scoperta rimanevano legate alla tradizione, al “si è sempre fatto così”. Ovviamente, il valore della tradizione non è mai un aspetto negativo nella quotidianità. Chi ha la prosopopea di prendere il passato e sacrificarlo a favore della modernità, sbaglia e si illude di essere innovativo. La modernità, le nuove potenzialità e le innovazioni non dovrebbero mai prendere il posto di quello che esiste già ma devono incrementare quanto già abbiamo e stiamo vivendo.
Come sarà il futuro e cosa ci aspetta dopo questo momento di grande difficoltà è difficile da sapere, come ben sappiamo la sfera magica non esiste. Però possiamo sapere e possiamo agire nel nostro immediato futuro: ora! È certo che torneremo alle belle abitudini di prima, però saremo cambiati. I nostri bei corsi, le conferenze così tanto seguite torneranno ad impegnare le nostre giornate e ad essere la scusa tanto gradita per poterci incontrare di persona. La novità potrebbe essere che le possibilità di scoperta e condivisione possono crescere in quantità e, aspetto ancor più importante, in qualità.

Già in queste settimane di attività online abbiamo sperimentato l’abbattimento delle barriere fisiche e non mi riferisco alla situazione di sconfinamento prudenziale. Alcuni iscritti hanno potuto seguire i corsi e partecipare attivamente nonostante si trovassero all’esterno o in viaggio grazie alla piattaforma Zoom. Sul nostro canale YouTube abbiamo caricato alcune conferenze e molte altre verranno pubblicate quest’anno. In totale, sino ad ora, abbiamo superato le 7.000 visualizzazioni. Questo numero ci deve far riflettere, vuol dire che siamo riusciti a raggiungere persone che per impegni diversi (familiari, lavorativi o di studio) non potevano partecipare alle conferenze pomeridiane e grazie a questi nuovi mezzi finalmente hanno la possibilità di potersi informare. La nostra rivista sta viaggiando su numeri incredibili, avendo superato le oltre 21.000 letture. Numeri che ci fanno riflettere e ci impongono una progettazione nuova per il futuro.
Le nostre attività non si possono e non devono spostarsi sulle piattaforme online, perché la nostra vita sociale e cultura si sviluppa fuori dal mondo virtuale. Internet e le sue applicazioni possono arricchire il mondo reale se usate nel giusto modo. La questione è tutta qui: usare la tecnologia e trarne tutti i benefici possibili, senza farsi usare da essa. Come non accettare una sfida simile? SI tratta di arricchire il nostro presente!