La fantasia in Musica: libertà conquistata

Il nostro viaggio verso la mitica città di Fantàsia è giunto alla sua ultima tappa. Una sosta nel mondo della Musica era dovuta; conoscere le fantasie musicali può essere molto interessante e offrirci spunti di riflessione.

è un genere musicale che ha origini molto antiche.

Questo genere affonda le sue origini nell’Improvvisazione, uno degli esempi più alti di libertà dal momento che un musicista poteva produrre del materiale sonoro senza seguire uno spartito.

La Fantasia è una composizione libera da qualsiasi schema, non può essere considerata una fuga, una sonata o un preludio. Essa non ha alcuna caratteristica delle composizioni che tutti noi conosciamo o abbiamo sentito nominare qualche volta; non è scorretto dire che la Fantasia musicale può anche contenere tutte le caratteristiche di questi generi. La decisione su quale forma e caratteristiche debba avere la composizione in oggetto spetta solo al compositore, che gode della più totale libertà.

La Fantasia non rientra in canoni predefiniti.

La scommessa è capire se la frase precedente si riferisca alla Fantasia vera e propria o a quella musicale.

Dobbiamo tenere a freno i nostri pensieri romantici di libertà e ispirazione, ora perché non la fantasia e la fantasia musicale non hanno sempre avuto vita facile purtroppo.

La Storia ha registrato momenti in cui si è tentato di ingabbiare le fantasie e di renderle facilmente gestibili. Ciò è capitato sia per quando riguarda le composizioni musicali sia per tutte le altre manifestazioni umane che coinvolgono la fuga dagli schemi predefiniti. È molto curioso pensare che a volte anche le fasi della vita sono caratterizzate da un tentativo di ridimensionamento della fantasia, perché il troppo fantasticare non è simbolo di serietà e maturità.

Ecco che tra il periodo tardo-rinascimentale e quello pre-barocco abbiamo il fiorire della fantasia musicale. Posso dirvi che le composizioni tipiche di questa fase non sono l’ascolto più entusiasmante per gli amanti delle strutture libere.

Un esempio lo potete ascoltare in questo video

Le prime fantasie giocavano con schemi molto rigidi in cui più voci si alternavano e rincorrevano in modo molto schematico.

Dobbiamo aspettare il Settecento, secolo in cui la ragione sgomita per ottenere il suo spazio ed essere libera di esprimersi, per assistere alla grandi fantasie musicali libere di esprimere tutto il potenziale del compositore.

La Musica, nella sua universalità, ci permette di svolgere un ragionamento molto più ampio, uscendo dai limiti dello spartito.

Quella che sembrava essere una banale assonanza tra fantasia e “fantasia musicale” si sta rivelando molto più interessante di quanto ci si sarebbe mai aspettati. D’altronde le parole non vengono mai usate a caso. Ripercorrendo la strada lungo la quale abbiamo camminato sino ad ora, non è difficile vedere come fantasia e libertà siano spesso unite.

Quando la vita ci comprime in regole rigide e nell’asfissia della serietà, il potere della fantasia ci permette di esprimerci in totale libertà, dando spazio a ciò che di unico alberga nei pensieri e desideri.

Quindi sì, dopo questo percorso, con ancora più convinzione possiamo dire che la Fantasia ci aiuta a vivere meglio.

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