Fatima – Capitolo 5: i segreti

I primi due segreti
Il 17 dicembre 1927, per ordine del suo confessore e per il permesso avuto dalla stessa voce di Gesù (da lei udita presso il tabernacolo), Lucia rivelò ciò che lei, Francesco e Giacinta avevano appreso durante la seconda apparizione.

La prima parte del segreto riguardava solo i tre pastorelli. La Madonna aveva difatti anticipato che sarebbe andata presto a prendere Francesco e poi Giacinta ma che Lucia avrebbe dovuto restare affinché facesse in modo di far amare il Suo Cuore Immacolato.

La seconda parte è costituita dalla “visione dell’inferno” che paralizzò i tre. Questa parte però fu rivelata da Lucia solamente nel 1941.

La terza parte del segreto fu scritta tra il 22 dicembre 1943 e il 9 gennaio 1944, suor-lucia-e-s-giovanni-paolo-iiconsegnato in busta chiusa e sigillata al vescovo di Leiria, con la riserva che poteva essere rivelato solo nel 1960. Il vescovo, a quel punto, diede il plico al nunzio pontificio in Portogallo: monsignor Ferdinando Cento, che lo trasmise al Dicastero Romano per la Dottrina della Fede.

Il terzo segreto parla di un vescovo vestito di bianco e di vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose che salgono una montagna ripida sulla cui cima vi è posta una grande croce di tronchi grezzi; il Santo Padre prima di arrivarci attraversa una grande città in rovina è mezzo tremolo, con passo vacillante, afflitto dal dolore e dalle pene e prega per le anime dei cadaveri che incontra sul suo cammino. Giunto alla cima del monte,
prostrato in ginocchio ai piedi della Croce viene ucciso da un gruppo di soldati che gli sparano numerosi colpi e frecce. Allo stesso modo muoiono tutti gli altri religiosi e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi sociali e posizioni. Sotto i due bracci della croce vi sono due angeli, ognuno con un annaffiatoio di cristallo mano, sembrano raccogliere il sangue dei martiri e con esso irrigare le anime che si avvicinavano a Dio.

Il 26 giugno 2000 il commento teologico dell’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Joseph Ratzinger dirà: “nessun grande mistero viene svelato; il velo del futuro non viene squarciato. La terza parte del segreto pare oramai appartenere al passato e chi aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della Storia deve rimanere deluso. È solo un’esortazione alla preghiera intesa come la via per la salvezza delle anime e nello stesso tempo un richiamo alla penitenza e alla conversione”.

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