È indubbio: siamo un popolo di viaggiatori, navigatori, passeggiatori, camminatori e scalatori. Letteralmente e metaforicamente. È la conseguenza dell’avere a nostra disposizione e a nostro utilizzo, da sempre, una porzione di pianeta Terra -la nostra Penisola– meravigliosamente adatta ad espletare tutte le attività motorie all’aperto, in ogni stagione e in ogni luogo.
Ora abbiamo la possibilità di muoverci solo su una piccolissima porzione di suolo italiano e per di più circondata da quattro pareti in muratura. Per ovviare alla costrizione e trovare stimoli per continuare a viaggiare o camminare, possiamo rispolverare una delle capacità dell’essere umano, praticata in grande misura nei primi nostri anni di vita e poi accantonata: l’immaginazione, la possibilità di creare visioni.
Tutti possiamo usarla, non solo gli artisti, gli scrittori e i poeti. A proposito di poeti, ecco un titolo calzante con la nostra nuova condizione casalinga: “A vela in solitaria intorno alla stanza” di Billy Collins, poeta statunitense contemporaneo. Un titolo intrigante, vero? È stimolante a fare altrettanto. No, fermi, non smontate la cucina per costruirvi una zattera e chiudete i rubinetti!
Pensate alla metafora che trasmette l’autore: inventarsi ruoli -la poesia è invenzione immaginativa- per sopperire a situazioni o condizioni costrittive e restrittive, per ampliare i propri orizzonti dalle visioni materiali a quelle immateriali.
Avete bisogno di un aiuto per rompere il velo che impedisce di “vedere”?
Provate a pensare alla parola viaggio. Vi riporta alle vacanze o alle gite brevi o lunghe, programmate con un certo anticipo, anche nei dettagli. Ecco la leva dell’inventarsi il vostro viaggio in pochi metri quadrati.
Avete tutto l’occorrente a disposizione: tecnologie per le ricerche in tutto il mondo, per le mappe, per le deviazioni enogastronomiche, per il riposo notturno o diurno, secondo inclinazioni personali; non vi manca di certo penna e carta.
E ognuno liberi la fantasia. Scegliete la vostra meta e i mezzi per raggiungerla, senza dimenticare compagni e compagne di viaggio. Potete acquistare o farvi costruire una barca o uno yacht di dimensioni funzionali alle vostre esigenze, oppure optare per i mezzi tradizionali: treno, aereo, auto. Ma anche a piedi! Perché no? Immaginatevi pellegrino medievale che dalla lontana Irlanda si reca a Roma o dove desiderate.
Insomma, createvi la visione del vostro Grand Tour con razionalità e fantasia. E in questo vi può aiutare la consultazione de “La Grammatica della Fantasia” di Gianni Rodari, nato cento anni or sono, ma ancora vivo e valido.
Dedicate una parte di ogni giornata a delineare nei particolari, mescolando realtà e immaginazione, una tappa verso la meta, annotando percorrenze, soste, luoghi utili per una visita, per sfamarvi e per dissetarvi, per dormire; annotate incontri con persone interessanti o da evitare.
Vi aprirete sul mondo ed esso entrerà nei vostri pochi metri quadrati per essere visitato e codificato in desideri, passioni, curiosità ed esigenze materiali e conoscitive.
E potete anche condividere queste visioni di viaggi immaginifici inviando i vostri itinerari alla segreteria di Unitre che li pubblicherà sul sito. E qualcuno un giorno non lontano, per ovviare all’immobilismo odierno, sarà fortemente spinto a realizzarli veramente. Otterreste così la materializzazione della vostra immaginazione.
Buona Visione.
Sergio Carabelli, dai suoi metri quadrati di Angera, il 14 marzo 2020, alle ore 18.00