Ludwig è uno dei compositori più conosciuti e amati anche ai giorni nostri. In molti teatri è consuetudine presentare la Nona Sinfonia nel concerto dell’Anno Nuovo. La Sonata “Al Chiaro di Luna” è uno dei pezzi pianistici più conosciuti e che più fanno sognare. Dopo tanti decenni di interpretazioni siamo di fronte a due scuole ora. La prima vede in Beethoven il compositore marmoreo e pesante mentre la seconda lo vuole estremamente dolce in alcuni momenti e fortemente ritmato in altri. Due modi davvero interessanti di vedere la sua composizione.
Vi voglio proporre un gioco, se avete tempo. Provate ad ascoltare queste due interpretazioni al pianoforte della Sonata “Al Chiaro di Luna” e decidete quale delle due vi piace di più. Non esiste una risposta corretta ma solo il gusto personale.
La prima è di un mostro sacro del pianoforte, Claudio Arrau, che ha un approccio “alla vecchia maniera” mentre la seconda è di Valentyna Lysycja, che preferisce un approccio più sentimentale.
Un grande direttore d’orchestra di oggi è Paavo Järvi, padre del famoso Neeme Järvi e allievo del grande Leonard Bernstein, che ha un approccio molto veloce, snello e forte con la musica di Beethoven, imponendosi come uno dei migliori interpreti oggi. Nell’immaginario di tutti noi, Herbert von Karajan è il grande direttore d’orchestra; il suo approccio è monolitico, marmoreo e pesante, un aspetto non sbagliato data che la Musica di Beethoven è anche quello.
Vi ringrazio per questo percorso che abbiamo fatto insieme. Buon ascolto e buona musica a tutti!
Pubblicato su Latelier 91 il 25 marzo 2020 (https://latelier91.wordpress.com/2020/03/25/beethoven-capitolo-9-ludwig-oggi/)