Il viaggio nasce dalla curiosità, dal bisogno di conoscere nuove realtà, gente nuova, nuove tradizioni, nuovi modi di vivere e mantiene acuta la mente, migliorando la memoria e la concentrazione, quindi significa scoperta adeguandosi al mondo in cui ci si trova.

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Viaggiare rende modesti, ci mostra quanto è piccolo il posto che occupiamo nel mondo.

Gustave Flaubert

Il viaggio favorisce la libertà di pensiero, annullando i pregiudizi, sperimentando modi alternativi di vivere.

Si percepisce la vita con maggiore apertura e profondità, andare fuori dal proprio territorio fa capire che non si è al centro del mondo, che fuori c’è molto ma molto di più.

Vedere, guardare, osservare da altri punti di vista.

Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi.

Marcel Proust

Nel viaggio si prende tempo per sé, si riscopre il proprio io, quindi, favorisce la crescita personale.

La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo.

Hermann Von Keyserlingt

Tra tutti i viaggi, il viaggio di Ulisse è quello che ha sempre affascinato e ha coinvolto nel suo peregrinare, Odissea, i lettori di questo libro che è il racconto delle avventure, delle prove sostenute oltre al desiderio del ritorno in patria, nostalgia dal greco nostos logos.

La paura dell’ignoto è sopraffatta dall’ansia di conoscere che spinge Ulisse a tentare nuove imprese.

O frati, dissi, che per cento milia
perigli siete giunti all’occidente,
a questa tanto picciola vigilia

dei nostri sensi ch’è del rimanente,
non vogliate negar l’esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.

[…]

e volta nostra poppa nel mattino,
dei remi facemmo ali al folle volo

[…]

chè della nova terra un turbo nacque
e percosse del legno il primo canto.

Tre volte i fè girar con tutte l’acque,
alla quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, come altrui piacque,
infin che ‘l mar fu sopra noi richiuso.

Inferno, Canto XXVI (Dante Alighieri)

Ulisse rappresenta l’intelligenza accompagnata dalla curiosità e dalla sete di conoscere, è un personaggio assolutamente moderno e molto complesso.

Il momento in cui Circe trasforma i suoi compagni in porci è l’immagine dell’abbrutimento dell’uomo, del prevalere dell’istinto sulla ragione.

L’incontro con le sirene è il momento in cui Ulisse, tentato e attratto dal canto sensuale delle Sirene, metterà a punto la sua astuta intelligenza per resistere.

Calipso, colei che nasconde, rappresenta una falsa felicità basata sul dimenticare la vita vera.

L’Odissea è un’opera ricca di significati metaforici e simbolici:  il linguaggio del poeta è fatto di immagini prese dalla natura e di similitudini che evocano sensazioni ed emozioni nel lettore.

Ulisse è l’eroe sempre alla ricerca, perseguitato dal fato, l’uomo astuto, prudente ma coraggioso.

È simbolo dell’uomo che vuole ritornare a Itaca, la sua patria, e rinuncia all’immortalità e all’eterna giovinezza, promesse da Circe e da Calipso.

… sempre devi avere in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio:
fa che duri a lungo…
Itaca ti ha dato un bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Itaca – Costantino Kavafis

Itaca è la meta, genera il viaggio, anzi il bel viaggio, non un viaggio qualunque. Oltre ad averlo generato, Itaca determina il viaggio conferendo un’impronta alle proprie esperienze.

È metafora della vita che si snoda attraverso avventure, presa di coscienza, crescita interiore, testando i propri limiti, mettendosi in discussione: una vera e propria conoscenza di sé e del mondo circostante.

Non sai bene se la vita è viaggio,
se è sogno, se attesa, se è un piano che si
svolge giorno dopo giorno e non te ne accorgi
se non guardando all’indietro. Non sai se ha
senso.
In certi momenti il senso non conta.
Contano i legami.

Jorge Luis Borges