-9 a Natale: Natale a Roma 1956

In occasione del Natale nella scuola elementare “Emanuele Gianturco” detta La Palombella, a Roma, in quinta si organizzava la recita di Natale, naturalmente in classe, non erano previsti un teatrino o un’aula magna, si era appena usciti dalla guerra e l’Italia si stava riprendendo dalle profonde ferite inflitte.

I bambini, però, ignari del passato, si divertivano a impersonare sia la Madonna, sia San Giuseppe, persino mascherati da bue e da asinello, e da campanile che, secondo la poesia di Natale di Guido Gozzano, scoccava le ore nel lungo peregrinare dei due giovani sposi alla ricerca di un alloggio.

Il bambin Gesù era un bambolotto in celluloide, prestato a fatica da una bambina, che guardava con sospetto chi lo toccava. Qualcuno aveva richiesto una bambola in porcellana ma nessuno era disposto a portarla, soprattutto svestita, infatti era di solito agghindata con abiti sfarzosi, capigliatura folta e lunga che nulla aveva a che vedere con quel povero bambinello nudo sulla paglia.

Tutti i bambini erano felici, per un giorno avevano dimenticato il grembiulino nero, le punizioni, i compiti in classe, ognuno aveva la sua parte, infatti un folto numero di pastori era in attesa dell’evento che finalmente giungeva ed esplodeva in un grido di gioia: È Nato! Alleluja! Alleluja!

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